Questo disco è un punto di svolta per la carriera di uno dei gruppi più importanti di sempre. L'era Barett finisce in uno sguardo vacuo e l'arrivo di David Gilmour, come sostituto, traccia le basi per la ricerca sonora che porterà i Pink Floyd a sfornare dei capolavori senza tempo.
Seppur di minore impatto globale, "Saucerful of Secrets" è la chiave per capire i Pink Floyd a fondo. L'ostinazione di voler diventare un grande gruppo la si può apprezzare in diversi brani del disco, in cui le composizioni di Roger Waters e le tastiere di Richard Wright si fondono con la tipica matrice che si potrà ascoltare anche in lavori successivi (seppur in chiave meno lisergica).
Sin dal primo brano si intuisce come Waters abbia preso le redini del gruppo, senza lasciarsi intimidire dalle difficoltà legate ad un Syd Barrett oramai spettrale. Il suono è lisergico, sporco, va dritto al punto.
Ma quando arriva "Set the controls for the heart of the sun", qualcosa cambia (non a caso è l'unico brano in cui tutti e cinque i componenti suonano assieme). Il brano è un soffio di sabbia nel deserto, esce dall'atmosfera e ci porta a vedere un tramonto sul sole. Ipnotico, tribale, spaziale, getta le basi per la title track sul lato B (questa versione mono gli rende veramente giustizia). Canzone che si infrange contro i pugni di Richard Wright al pianoforte, facendo uscire la vena avanguardistica del gruppo.
Seppur in un packaging molto scarno, il record store day 2019 ci regala un grande album. Sicuramente consigliato ai fan dei Pink Floyd ancora in dubbio se spendere qualche soldo per una versione mono del disco.
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